Rimandati in condotta e bocciatura per chi si comporta male. Sono due delle novità previste nelle valutazioni degli studenti. Chi prende sei in comportamento alle scuole superiori avrà il debito in educazione civica da recuperare a settembre. Quanto alla bocciatura per cattivo comportamento, il 5 che oggi è attribuito solo in gravi casi di violenza e reati, potrà essere dato allo studente che viola ripetutamente il regolamento di istituto. E infine aumenterà il peso del comportamento, che deve essere valutato per l’intero anno scolastico e non per il singolo quadrimestre, per l’attribuzione dei crediti della maturità: oggi fa media come le altre materie, un voto alto potrebbe invece diventare il requisito per l’acquisizione del massimo dei crediti. Infine l’idea del ministro Valditara è di ripristinare il voto alle medie (oggi è un giudizio) e includerlo nel calcolo della media finale.
Come spiega Gianni Fregonara su “Il Corriere della Sera”, il ministro ha lavorato al pacchetto “disciplina e rispetto” dallo scorso fine settimana, quando era scoppiato il caso dei due studenti della scuola di Rovigo che avevano sparato pallini alla professoressa ed erano stati promossi con 9 e 8 proprio in condotta (decisione poi rivista dopo l’ispezione inviata dallo stesso ministro). Sono così pronte “le misure per contrastare le forme di bullismo e mancanza di rispetto verso i docenti”. Riguardano anche le sospensioni, che non comporteranno automaticamente l’allontanamento da scuola. Fino a due giorni la sospensione si tramuta in un’attività anche pomeridiana di approfondimento sul comportamento negativo che si concluderà con un elaborato che riceverà un voto. Per le sospensioni più lunghe invece saranno predisposte “attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate”, cioè di volontariato, che potranno durare anche oltre il tempo della sospensione ed essere svolte al di fuori dell’orario scolastico. Le misure saranno probabilmente inserite in un disegno di legge in discussione alla Camera. Difficile dire – scrive Fregonara – se già dall’anno scolastico prossimo ci saranno le nuove norme o se i tempi parlamentari imporranno di aspettare il 2024. “Il mio obiettivo — ha detto alla Camera Valditara — è una scuola che promuova la cultura del rispetto, che ripristini l’autorevolezza dei docenti e rimetta al centro il principio di responsabilità restituendo piena serenità alla comunità educante”