Dal 1980 accogliamo chi ha bisogno di aiuto


Tutti hanno diritto a non essere lasciati soli.

Ne siamo convinti da sempre.
Abbiamo iniziato negli anni ’80 offrendo una risposta all’emergenza-droga e da allora abbiamo continuato a rispondere a bisogni sempre nuovi, di persone in difficoltà sociale ed esistenziale. Lavoriamo nel campo dell'assistenza sociale e sociosanitaria e facciamo prevenzione attraverso percorsi educativi e riabilitativi.

Siamo accanto a chi sta affrontando il problema della sua vita

Droga, Aids, gioco d’azzardo, comorbilità psichiatrica, mamme tossicodipendenti o con vissuti traumatici, insieme ai loro figli, Hikikomori, ritirati sociali, persone con fragilità sociale, genitori in difficoltà, coppie in crisi.

Cinque strutture di accoglienza e cura.

Ma anche sportelli di ascolto, gruppi di auto-mutuo-aiuto con il supporto di volontari, progetti di abitazione assistita, interventi educativi e altro ancora. Che cosa hanno in comune?
L’attenzione alla persona tutta intera e la fiducia in una possibilità di riscatto per ognuno.

La Ricerca non ha fini di lucro.

Ispirata ai valori del messaggio evangelico, La Ricerca persegue finalità di solidarietà sociale. All'interno di un sistema integrato dei servizi, collabora con le istituzioni nella lettura dei bisogni e nella programmazione degli interventi, a livello locale, provinciale e regionale.

Si può cadere tante volte.
E rialzarsi sempre.


Accoglienza e ascolto, cura e condivisione, educazione e cultura.

Sono questi i valori che hanno ispirato un piccolo gruppo di piacentini guidati da don Giorgio Bosini, un sacerdote entusiasta e concreto che per primo diede sostegno e rifugio a tanti giovani vittime della tossicodipendenza.
La fiducia nella persona, nella sua capacità di rinascita qualsiasi sia stato il suo vissuto, l’accoglienza senza giudizio né pregiudizio, la condivisione, il rispetto delle regole sono state le linee guida del lavoro della Ricerca a cui è stata riconosciuta dalla comunità locale una funzione sociale e grande competenza professionale.

La spinta propulsiva dell’innovazione.

Per cercare risposte alle nuove emergenze sociali abbiamo sviluppato competenze di analisi e di progettazione.
Individuare le vulnerabilità e i bisogni non solo dei giovani, ma anche del mondo adulto ha richiesto un lavoro assiduo di studio e sperimentazione di metodologie e strumenti di contrasto d’avanguardia.
Lavoriamo con gli enti pubblici del territorio e con partner del terzo settore, in un sistema integrato di sinergie e collaborazione.

Non finiamo mai di studiare.

Siamo costantemente collegati a realtà universitarie e a reti di valenza nazionale, per approfondire, confrontare dati ed esperienze. Abbiamo promosso convegni e iniziative di approfondimento di portata extraprovinciale che hanno fatto crescere il territorio e i soggetti del sociale.

Nel 2011 l’Antonino d’Oro al nostro fondatore.

La città ha voluto riconoscere a don Giorgio Bosini, fondatore e animatore della Ricerca, un attestato di grande significato morale. La motivazione del riconoscimento conferma il senso del cammino compiuto:

“La speranza è che quanto don Giorgio ha imparato nel contatto con tanti giovani e tante famiglie segnate dal disagio, possa diventare patrimonio di tutti.“
“Dobbiamo puntare sulla prevenzione, sull’educazione, sulla scuola e sulla famiglia. Lavorare perché un ragazzo stia bene e non aspettare che stia male per intervenire.“