HIV/AIDS Don Venturini

In Casa Don Venturini si sperimenta un acceso amore per la vita. Quando si entra in questa casa nata dal volere della Diocesi per accogliere e prendersi cura di persone malate di aids e in condizioni di emarginazione, si viene avvolti da una luce insolita che è fatta di vicinanza umana, amicizia, rapporti autentici.


METODO

Le persone con hiv/aids ricevono un’assistenza socio-sanitaria particolare che non si limita alla cura della salute psicofisica, perché si cerca di rispondere anche ai bisogni di socializzazione e spiritualità di ciascuno. La permanenza nella casa aiuta a stabilizzare o migliorare le condizioni di salute così da poter percorrere un cammino riabilitativo che consenta di tornare a vivere anche in modo autonomo.

PERCORSI

Una volta migliorate le condizioni di salute e psicofisiche, l’assistenza sanitaria è garantita, viene proposto un progetto riabilitativo in cui ciascuno è stimolato a rielaborare il proprio vissuto e motivato a condurre una vita responsabile, dignitosa e il più possibile autogestita.

Tra le opportunità subentrate con la cresciuta speranza di vita, quello di elaborare progetti educativi per valorizzare ogni margine di autonomia e iniziative di socializzazione che favoriscano il rientro nella vita sociale.