Il Forum Terzo settore regionale, tramite il portavoce Fausto Viviani, si rivolge alle forze politiche dell’Emilia Romagna in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Di seguito il comunicato stampa diffuso dal Forum Terzo settore Emilia-Romagna.
Dopo la crisi di Governo e l’indicazione del 25 settembre 2022 come data per le elezioni, i partiti politici stanno costruendo le liste dove saranno indicate le persone che si candideranno al Senato e alla Camera. Come Forum del Terzo Settore dell’Emilia Romagna auspichiamo che tali scelte valorizzino persone che hanno avuto esperienze dirette nell’ambito del Terzo Settore e che abbiano espresso apprezzamento di questa importante realtà.
Per ciò che riguarda l’Emilia Romagna, in particolare, crediamo sia opportuno per chi verrà candidato, esprimere sensibilità verso i valori e principi che accompagnano le azioni nel terzo settore e quindi attenzione verso il rispetto e la valorizzazione delle diversità, il contrasto alle disuguaglianze sociali, l’attenzione verso l’ambiente. Riteniamo urgente affrontare temi come la digitalizzazione quale strumento di coesione e integrazione, la valorizzazione dei lavori sociali svolti da professionisti o da caregiver, il sostegno alle comunità energetiche e una particolare attenzione al processo di riforma del terzo settore in atto e troppo lento nella sua concreta attuazione.
Non bastano più i riconoscimenti per quello che facciamo tutti i giorni per le comunità e l’ambiente, così come la nostra preziosa presenza nella pandemia e accoglienza profughi. Siamo stufi solo di pacche sulle spalle e provvedimenti legislativi che rimangono anni in discussione, così come di norme e leggi che invece di sostenere il Terzo settore ci riempiono di atti formali e procedure sempre più complesse e frustranti con l’unico risultato di allontanare i cittadini dall’impegno civile e solidale a partire dall’aiuto ai più fragili ed esclusi.
Anche nella nostra regione, pur di fronte a sostegni economici e seduti a diversi tavoli di confronto non si è riusciti ancora a produrre quel salto di qualità che, ad esempio, rende la coprogrammazione, coprogettazione e amministrazione condivisa, strumenti reali di innovazione e cambiamento necessario. Servono atti di discontinuità e le candidature alle prossime elezioni possono rappresentare un primo passo in questa direzione.
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“Se non si interviene sulla fiscalità, riforma fallita”
La portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore Vanessa Pallucchi si è espressa riguardo all’eventualità di una mancata approvazione dell’emendamento al decreto Semplificazioni che disciplina la fiscalità degli enti di Terzo settore, senza il quale, secondo lei “l’intero impianto della riforma iniziata ormai 5 anni fa rischierebbe di fallire. È uno scenario che va scongiurato a ogni costo e per questo ci appelliamo a tutte le forze politiche: non deve essere dimenticata, in questa fase ormai pre-elettorale, l’importanza del Terzo settore per la coesione sociale e lo sviluppo economico del Paese, da questa norma dipende buona parte della sua sorte”.
“Il testo sulla normativa fiscale per il Terzo settore, cui si è giunti dopo lunghi mesi di confronto – prosegue la portavoce del Forum – è parte determinante del successo della riforma del Terzo settore e il Dl Semplificazioni potrebbe essere l’ultima occasione in questa legislatura per la conclusione di un percorso che migliaia di realtà sociali – associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative e imprese sociali – ad oggi in grave difficoltà, attendono da anni. Se non si sostiene adeguatamente il Terzo settore, l’economia e il tessuto sociale di questo Paese saranno inevitabilmente indeboliti: non si possono fare passi falsi, lasciamo fuori il Terzo settore dalle dinamiche della imminente campagna elettorale”.