Il progetto RigeneraEts.net coinvolge i più preparati professionisti e le personalità appartenenti al non profit. L’obiettivo è ascoltare, intercettare e mappare i bisogni ed elaborare risposte mirate. Sull’inserto settimanale “Buone Notizie” del “Corriere della Sera” ne parla, illustrandone gli aspetti principali, Andrea Fanzago, presidente Csv Milano.
Oggi vi racconto una bella storia. Spero che in questa perdurante pandemia possa portare uno sguardo di speranza per un Terzo settore che, come molti altri anche nella nostra ricca Milano, ne sta uscendo ammaccato ma sempre vigoroso e desideroso di continuare la sua preziosa opera sul territorio. Premessa doverosa: progetti virtuosi di co-progettazione e co-programmazione sui territori che compongono la Città metropolitana di Milano non fanno più notizia. E questa è già una bella notizia, perché vuol dire che queste modalità stanno entrando nelle metodologie comuni.
No, la bella storia che vi racconto oggi coinvolge invece quelle organizzazioni, storiche e radicate, che di solito lavorano dietro le quinte per far sì che tutti gli enti che compongono il caleidoscopico universo del non profit meneghino non siano sole nella loro azione quotidiana. Ecco, oggi vi parlo del progetto RigeneraEts.net che ha in tal senso un lodevole primato: quello di aver creato una nuova «squadra». E mi soffermo su questa parola. Una squadra composta dalle più preparate personalità e dai più preparati professionisti appartenenti appunto alle realtà del Terzo settore e del non profit. Persone che di solito, anche perché impegnate su fronti diversi, raramente incrociano il proprio operato. Quantomeno mai sotto una cabina di regia comune.
Ecco, prima di dirvi chi farà parte di questo dream team – passatemi il termine sportivo – puntualizziamo l’importantissimo motivo della sua creazione: realizzare una rete di supporto, sostegno, promozione espressamente rivolta agli Enti di Terzo settore, che da una parte sono oltremodo provati da anni di crisi economica alla quale si è aggiunta quella pandemica e, dall’altra, sono in affanno per rispettare tutte le doverose scadenze imposte dalla Riforma del Terzo settore, compresa l’iscrizione al tanto atteso Registro unico. Per questo importante obiettivo, per non lasciare indietro nessuno di loro, hanno deciso di scendere in campo, nella stessa squadra, con la stessa maglia, oltre i professionisti e le professioniste del mio Csv Milano, anche le professioniste e i professionisti di Forum del Terzo settore di Milano, Adda Martesana e Altomilanese, Acli Milano, Dipartimento Welfare di Legacoop e Federsolidarietà Confcooperative Milano.
In concreto attiveremo, ognuno per la propria fetta di utenza, ma coordinati nell’azione complessiva, quattro sportelli a raccogliere una duplice sfida: in primis quella di ascoltare, intercettare e mappare i bisogni organizzativi, gestionali e progettuali degli enti di Terzo settore. La seconda sfida è quella di elaborare risposte mirate, mettere a punto nuove linee strategiche e d’indirizzo utili per il supporto e il rafforzamento degli enti stessi e delle loro attività, fornendo consulenze interdisciplinari e un accompagnamento su misura di altissima qualità, rispondendo puntualmente a necessità complesse legate alla gestione, allo sviluppo o all’interpretazione delle norme di riferimento dell’ente.
Se aggiungiamo che a questo team si uniranno anche i super specialisti provenienti da Manager Italia e Probono Italia, potete capire perché, secondo me, la notizia non è solo bella ma unica. La cabina di regia è già al lavoro. E nel frattempo, per raccontare alla cittadinanza il Progetto e le sue potenzialità, abbiamo pensato a un tour di presentazione, che toccherà diversi territori della Città metropolitana di Milano.