Mille alberi a Rogoredo nell’area tristemente nota per essere uno dei punti principali di spaccio e consumo di droga. Avviene grazie a 150 giovani che, pala e olio di gomito, sono arrivati da tutta Italia e hanno lavorato duro per un’intera giornata.
Come spiega “Il Corriere della Sera” sono soci, volontari, dipendenti, attivisti di tutte le principali cooperative di consumatori in Italia che hanno aderito al progetto “Oasi Urbane” della Coop che comprende dieci capoluoghi sparsi nella Penisola per un totale di diecimila alberi. Milano è stato il primo.
Per l’area di Rogoredo è in corso un recupero sia dal punto di vista della sicurezza sia naturalistico. Sono quattro anni che Italia Nostra insieme alle associazioni e alle forze dell’ordine lavora per la restituzione di questi luoghi ai cittadini. Querce, carpini, biancospini e altri arbusti piantati dai ragazzi sono un passo importante: la salvaguardia dell’ambiente rappresenta il futuro di tutti noi.
Le attività di rinaturalizzazione hanno una doppia finalità: gli alberi contribuiscono a contrastare la crisi climatica, assorbendo gas serra. E allo stesso tempo rendono più vivibili le città nelle ondate di calore estivo e assorbono la pioggia violenta delle bombe d’acqua.
Inoltre se l’area tornerà un luogo di passeggiate, vita all’aria aperta e serenità significherà cancellare, si spera per sempre, l’aria cupa di veleni e di morte che vi gravava tragicamente.