Una realtà laica attenta alle persone in difficoltà, permeata di spiritualità, di una spiritualità che si nutre di attenzione e vicinanza agli altri, ai tanti che chiedono aiuto. Così don Giorgio Bosini, e i primi volontari al suo fianco, avevano pensato l’associazione La Ricerca, quando la fondarono 43 anni fa. Tra loro diversi giovani, tra cui Enrico Corti, attuale presidente della onlus: “Siamo figli di questo dna” ha detto introducendo il pomeriggio in cui in tanti si sono ritrovati in sede, sullo Stradone Farnese, nel giorno del ricordo del fondatore, il 16 marzo, a tre anni dalla sua scomparsa. Ascolto, accoglienza, fiducia nelle capacità di riscatto e mai, mai stancarsi di cercare risposte ai bisogni, mai fossilizzarsi. Ecco i cardini che caratterizzano il modo di operare di questa associazione.
“Quarant’anni fa il nostro sguardo era soprattutto rivolto ai giovani con problemi di tossicodipendenza e alle loro famiglie. Oggi siamo chiamati a guardare con la stessa attenzione e cura anche i nuovi bisogni, dobbiamo vigilare per cercare nuove risposte”. Si sono così messi in campo nuovi Interventi e nuovi servizi per essere ancor più vicini alle famiglie in difficoltà così come alle persone sole nella sofferenza, alle persone colpite da malattia, aids, disturbi psichici, problemi legati al gioco d’azzardo, al ritiro sociale, persone senza fissa dimora.
Nel ricordo di don Giorgio, una sua preoccupazione e raccomandazione: “Non idealizzatemi, agite”. Uno sprone dunque ben presente in chi oggi è alla guida dell’associazione La Ricerca.