Dispersione scolastica: nel nostro territorio l’attenzione resta alta, anche per l’aggravarsi della situazione dovuta alle restrizioni della pandemia (Dad, lezioni sospese, scuole chiuse e riaperte a singhiozzo…). Riflettendo su quanto osservato nei mesi scorsi (e ascoltando i diretti interessati: gli studenti) ora si provano a delineare alcune linee di intervento futuro per affiancare gli alunni specie nella fase più delicata della loro carriera scolastica, quella della scelta dell’indirizzo post-licenza dell’obbligo. A scendere in campo dall’ottobre scorso sono scuole, istituzioni, oratori, cooperative e associazioni, tra cui La Ricerca, con il progetto “Stra.Te.G.I.A.-Strada Territorio Giovani In Azione”, promosso dalla Provincia di Piacenza (con l’associazione La Ricerca Onlus, l’Ufficio scolastico territoriale di Piacenza e Parma, I.C. Gandhi, Associazione oratori piacentini, Cooperativa Sociale Eureka, L’Arco, Comune di Rottofreno, Comune di Castel San Giovanni, Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, Unione dei Comuni Bassa Val Trebbia e Val Luretta).
Il progetto (“sesto nella graduatoria nazionale – come ha ricordato la presidente della Provincia, Patrizia Barbieri – e primo tra tutti quelli presentati dalle Province dell’Emilia-Romagna – tra le 50 domande pervenute al bando “Azione ProvincEgiovani” promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri”) ha portato alla realizzazione di due indagini esplorative tra gli studenti delle superiori sui temi dell’orientamento e della vita scolastica: 2468 i ragazzi e le ragazze che hanno aderito (circa il 20% della popolazione scolastica provinciale). I risultati sono stati illustrati dal professor Pierpaolo Triani, docente della Cattolica (e curatore del report insieme al professor Diego Mesa): “I dati raccolti ci dicono che almeno il 20 per cento dei giovani vive un’insoddisfazione della scelta scolastica: questo ci deve spingere a capire come migliorare ed accrescere anche la logica di accompagnamento. Bisogna responsabilizzare la scuola nell’aiutare i ragazzi, anche attraverso l’attività didattica, a riconoscere quali siano le loro predisposizioni e qualità. Dobbiamo potenziare le attività di orientamento per la scelta dell’indirizzo scolastico da intraprendere dopo la media dell’obbligo: 6 studenti su 10 intervistati lo hanno ritenuto utile”. Altro obiettivo indicato come essenziale: “Accrescere gli spazi di ascolto e di responsabilizzazione degli studenti”.