“Il mistero dell’uomo, la sua fragilità e la sua grandezza, i suoi limiti e le sue potenzialità, il suo eterno interrogarsi, e il suo bisogno di senso ci interpellano e ci mobilitano. Il suo smarrimento, i suoi fallimenti, i suoi errori, il suo perdersi e il suo ritrovarsi sono parte della nostra storia personale e motivano le nostre azioni sociali aiutandoci a creare legami veri di fraternità”.
Questo l’incipit della Carta dei Valori che la nostra federazione, la Fict, ha aggiornato da poche settimane. Valori che sintetizzano l’essenza del nostro programma educativo Progetto Uomo che pone al centro “la persona intesa come essere relazionale”, e dove “la diversità rappresentata dall’altro, diventa responsabilità per l’altro”. Vale la pena leggerla per intero (la trovate in allegato). Si parla di valori validi in ogni contesto, in ogni relazione, per ciascuno di noi, valori che rappresentano un riferimento fondante che dà forza e speranza al nostro agire quotidiano al fianco di chi è in difficoltà nell’unica direzione possibile, che è quella di impegnarsi per “rendere tutti i soggetti attivi, con la loro storia, i loro bisogni, i loro vissuti, i loro saperi e le loro speranze”.
Si parla di “ricerca di identità e di senso”, di “accogliere senza precondizioni, precomprensioni o preclusioni, attenti a favorire eventuali aperture al cambiamento o all’assunzione di maggiori responsabilità”. Questo e tanto altro contenuto nella nostra Carta dei Valori è davvero quello in cui crediamo e che per questo traduciamo nel concreto del nostro vivere quotidiano.
Buona lettura