Signor presidente del Consiglio, come certamente ricorderà nel corso del 2020 Padova è stata Capitale Europea del Volontariato. Prestigioso riconoscimento attribuito annualmente dal Centro Europeo del Volontariato e che mai aveva premiato una città italiana. Nel corso del complicato e doloroso 2020 abbiamo vissuto questo riconoscimento cercando di mettere in campo tutto quanto poteva essere necessario per fare in modo che i cittadini specialmente quelli più fragili potessero affrontare la situazione. Come il presidente Sergio Mattarella aveva sottolineato nella cerimonia di apertura di Padova capitale, ci siamo tutti resi conto di come «Il volontariato è una energia irrinunziabile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti».
Nei giorni più bui cui tutti noi eravamo alla ricerca di uscite di sicurezza, abbiamo finalmente capito come la solidarietà riesca a riscrivere completamente la nostra convivenza tessendo relazioni gratuite e necessarie rispondendo ai bisogni. Ed è proprio questo che è avvenuto in tantissime città italiane ed europee. Persone che hanno trovato nel volontariato la pratica di una cittadinanza riscoperta, il senso di una partecipazione alle proprie comunità, e la scoperta di pratiche innovative di solidarietà.
Tutto questo volontariato, ha dato speranza a quanti si sono ritrovati smarriti. Per questo il volontariato è un bene unico e prezioso che riesce a rivitalizzare tutto il nostro vivere. Perciò abbiamo deciso di lanciare una campagna che mira a candidare a livello transazionale il volontariato a Patrimonio immateriale dell’Umanità. Perché il futuro non potrà essere la riproposizione riveduta e corretta di cose vecchie ma l’ideazione di un mondo nuovo. Un mondo che veda nel volontariato la leva robusta di una sviluppo equo e sostenibile. Quando trent’anni fa venne approvata la legge sul volontariato tra gli applausi di tutto l’emiciclo parlamentare, il presidente del Consiglio Goria scrisse «Il volontariato è sviluppo», sottolineando come la coesione sociale non sia conseguenza dello sviluppo e della crescita ma la sua prima e necessaria condizione. La candidatura che ha già raccolto l’adesione delle principali reti del volontariato italiano e di centinaia di personalità della cultura e della vita civile, sta crescendo anche a livello europeo.
Signor presidente, recentemente abbiamo presentato a Padova la campagna che abbiamo predisposto per accompagnare questa candidatura. Una campagna di grande promozione volta non solo a raccontare le storie dei volontari, ma anche destinata a far sperimentare sempre a più donne e uomini il volontariato. A questo proposito, a conclusione del nostro convegno nazionale tenutosi a Padova il 2 ottobre 2021 scorso, tutti i partecipanti ricordando i vent’anni dell’anno internazionale del volontariato e i dieci dell’anno europeo, hanno condiviso il fatto di proporre che il 2022 venga proclamato e dedicato al volontariato. Che il 2022 anno della rinascita della ricostruzione diventi un anno di grande promozione del volontariato!
Conoscendo la sua sensibilità, le chiediamo di appoggiare questo nostro proposito affinché il 2022 diventi per il nostro Paese l’anno del volontariato. Restiamo a sua disposizione per presentarle la campagna e quant’altro fosse necessario per sostenere questa iniziativa.
Emanuele Alecci e Riccardo Bonacina
Portavoce della campagna Volontariato Patrimonio dell’Umanità