“Bisogna riuscire a mettersi in ascolto dell’altro: è così che la dignità dell’uomo riesce ad emergere, di ogni uomo, di noi stessi e di chi ci sta di fronte, ancor di più quando ci troviamo ad avere a che fare con esistenze vissute ai margini”. Quello che dice Gabriella Cagnani, volontaria storica dell’associazione La Ricerca è frutto di un’esperienza positiva e, da qualche mese, quotidiana al fianco di individui fra i più diseredati accolti nel rifugio per senzatetto “Il Nido” alla Veggioletta, presso il nostro centro “Don Zermani” di via Zoni.
Mettersi in ascolto di chi ha bisogno è l’atteggiamento comune alle diverse realtà messe in campo dalla Caritas per andare incontro alle persone, sempre di più, che si trovano a dover fare i conti con le durezze della vita: perdita del lavoro, gravi difficoltà economiche, malattie, disagio sociale e possibili (e spesso conseguenti) problemi di tipo relazionale e di salute psicofisica. Accade al “Nido” (in sintonia e collaborazione con l’associazione La Ricerca) così come nei percorsi di sostegno di “Una casa fra le case” rivolti a persone in situazioni di disagio abitativo: per entrambe le iniziative di solidarietà La Ricerca e la Caritas hanno siglato un protocollo d’intesa con la Fondazione di Piacenza e Vigevano che si è così impegnata a sostenerle con un finanziamento annuale rispettivamente di 25mila e 40mila euro.
Siglato il protocollo d’intesa – L’incontro fra le parti si è svolto nel salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni, dove ha fatto gli onori di casa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Massimo Toscani, esprimendo apprezzamento per il mondo del Welfare a cui in questi anni la Fondazione ha dato fiducia e concreto sostegno, a partire dal forte investimento nella creazione dell’Emporio Solidale per aiutare le famiglie che stanno attraversando un momento di crisi economica. L’obiettivo è comune: “Vogliamo aiutare le persone a uscire dalla zona grigia, con progetti che permettano loro di riscattarsi da situazioni di crisi”.
(Nella foto il momento della firma: in primo piano il presidente de La Ricerca Gianluigi Rubini, accanto Gabriella Cagnani, il presidente della Fondazione, Massimo Toscani, e il direttore della Caritas diocesana, Mario Idda)
Accoglienza per persone senza dimora “Il Nido” – Il servizio promosso e ideato in sinergia da Caritas e Fondazione e reso possibile con l’impiego di un operatore sociale de La Ricerca e l’aiuto di 10 volontari dell’associazione PaCe garantisce ospitalità a 9 persone: con l’accoglienza serale e notturna, anche la distribuzione di pasti caldi per la cena (ritirati dalla mensa della fraternità della Caritas e il sabato offerti da McDonald’s) e lavanderia. In questi mesi alcuni utenti hanno trovato lavoro, altri un alloggio stabile. Tutto è partito in inverno a fronte dell’emergenza-freddo, più spazi rispetto a quelli già disponibili: “Sono state sufficienti poche telefonate, Idda ci ha contattati per chiederci se avevamo locali a disposizione – ha ricordato Rubini – noi abbiamo subito pensato all’ex-ostello “Don Zermani” di via Zoni. Siamo scesi in campo mettendoci di più: la nostra umanità, la nostra voglia e capacità di camminare al fianco delle persone in difficoltà. E tutto è partito. Quando si agisce con il cuore le cose più complicate si fanno semplici ed è meraviglioso”.
Progetto Casa tra le Case – Promosso da Caritas e Fondazione il progetto è stato pensato per dare sostegno abitativo (ma anche educativo e di reinserimento sociale e lavorativo) a singole persone o famiglie prive di una casa adeguata, che abbiano necessità di un sostegno transitorio in vista di trovare una collocazione definitiva su libero mercato o alloggio Erp. E’ un servizio di comunità che si avvale della collaborazione di una rete estesa di servizi territoriali (Comune di Piacenza, Ausl, enti ecclesiali, associazioni e Caritas parrocchiali): avviato 5 anni fa, ad oggi – come ha ricordato Idda – ha dato ospitalità a 245 persone (47 singles, 57 famiglie – di cui 26 nuclei con almeno un componente con disabilità, e 15 nuclei composti da donne sole con carichi familiari – , 87 minori). Ventotto gli appartamenti reperiti in città e provincia a pezzi calmierati. Periodo medio di accoglienza dai 6 ai 18 mesi.