Ci si confronta su temi legati all’uso dei social, dialogo genitori-figli, affettività e sessualità
Parlarsi. Da genitore a genitore per capire meglio, insieme, come rapportarsi con i figli nella delicata, e complicata, fase della crescita in età adolescenziale. E’ soprattutto a madri e padri di ragazzini, ragazzine e adolescenti, in un confronto aperto, libero da giudici, timori (di essere giudicati) e pregiudizi, che Fondazione La Ricerca offre l’opportunità di entrare a far parte dei cosiddetti Gruppi AMA (AutoMutuoAiuto). Di comprovata efficacia per diverse problematiche affrontate nei quarant’anni di attività al fianco delle famiglie, questi piccoli gruppi fondati sulla reciprocità (e solidarietà) fra persone che stanno attraversando esperienze simili, da quest’anno saranno strutturati anche su misura per i genitori che non hanno necessariamente problematiche legate alla dipendenza dei figli, ma che semplicemente sentono il bisogno di confrontarsi con loro “pari” su questioni educative (dall’uso del cellulare e dei social alla scelta della scuola superiore, da questioni legate all’affettività a quelle sulla sessualità).
Come per i Gruppi Ama legati a problematiche diverse – separazioni, cura di una familiare non autosufficiente, perdita di una persona cara, figli che fanno uso di sostanze – gli incontri sono condotti da uno o più facilitatori La Ricerca. “Ci si ritrova ogni quindici giorni – spiega la responsabile di questi percorsi, Elisa Vezzulli (nella foto al centro con alcuni volontari facilitatori) – in un luogo protetto, massimo rispetto della privacy. Le persone sperimentano quella forza vitale che viene a crearsi nello spazio comunicativo del gruppo, in cui si dà voce ad emozioni e storie di vita. Si crea una relazione dove ognuno risponde per sé, ma è anche chiamato a farsi carico degli altri”.
Con le stesse modalità sono intanto partiti i percorsi di AutoMutuoAiuto per caregiver, cioè persone che si prendono cura di un proprio familiare non autosufficiente (il lunedì pomeriggio in città presso la parrocchia di Nostra Signora di Lourdes e a Borgonovo presso la Casa della Salute) e sono iniziati quelli per l’elaborazione del lutto (presso la parrocchia di San Giuseppe Operaio il lunedì sera) e per famiglie con problemi legati alla tossicodipendenza di un figlio (nella sede La Ricerca in Stradone Farnese 96). Vi si accede dopo un primo colloquio con Elisa Vezzulli (cell 327.6274431 oppure email elisavezzulli@gmail.com) che ha già ricevuto le prime richieste di partecipazione sia tramite telefonate sia attraverso gli sportelli dell’ascolto che La Ricerca gestisce sul territorio e nelle scuole, oltre che in sede. Per ulteriori informazioni si può consultare anche il sito ufficiale dell’associazione www.laricerca.net.